METAMORFOSI di un Angelo
Qualche mese prima di volare nel suo ultimo cielo, Angelo si era posto una domanda: “se tutto ciò che ho fatto, avrà risonanza sulla terra, potrà dirlo soltanto il tempo…”
Quando quel tempo è arrivato, in una domenica somigliante a tante
altre già trascorse, è accaduto in una frazione di
secondo…
…assurdo, incomprensibile, inaccettabile…
ma la risposta alla sua domanda, ha squarciato gli animi delle
persone che lo hanno amato, con l’amara consapevolezza di chi è
impotente dinnanzi alle scelte del destino…
Dopo un periodo di raccoglimento e inerzia, pur essendo ancora
stordita per la perdita non solo di un fratello, ma anche di una
persona prorompente come Angelo, (la cui presenza è da sempre stata
fondamentale e rumorosa per tutta la famiglia) mi risveglio dal
torpore di un letargo durato mesi, e inizio a versare barattoli di
colore sulle tele, in maniera veloce e spesso scoordinata,
esprimendo malinconia, e a sprazzi, rabbia e
rassegnazione…
Oggi, a distanza di anni, riesco a dire che
nulla e nessuna persona è riuscita ad aiutarmi a metabolizzare il
dolore, così come ha fatto l’Arte…
… dipingere, plasmare materiali e colore, mi ha restituito, pian
piano, forza ed energia per guardare oltre e con occhi diversi,
tutto ciò che mi circondava… qualsiasi cosa ha assunto un’altra
consistenza e ha improvvisamente preso valore…
Le tele realizzate nei mesi successivi, si sono trasformate in oggetti di ricordo, sono diventate nella mia mente, la “Metamorfosi ideale di un angelo” da raccontare al mondo.